Intervista al profilo Wattpad @La_Narrativa_Storica

 


Con gran soddisfazione condivido l’intervista che ho concesso allo staff del concorso di narrativa storica “La giostra delle storie”, tenuto sulla piattaforma Wattpad, in cui il mio romanzo “Umiliati ed Esaltati” si è aggiudicato il primo posto!

Disponibile anche sul link: https://www.wattpad.com/1026546905-la-giostra-delle-storie-iscrizioni-chiuse

 

Ora bando alle ciance e passiamo all'intervista!


1) Ambienti le tue storie nel passato per svago o c'è dietro una vera e propria passione per la ricostruzione storica? E in quest'ultimo caso, è nato prima l'amore per la scrittura o quello per la Storia?

Indubbiamente c’è dietro una vera e propria passione per la ricostruzione storica. Ho l’intenzione di fare in modo che il lettore si immerga nel periodo in cui la trama è ambientata. E allo scopo di offrire il panorama più variegato possibile, ho scelto di proporre differenti punti di vista invece di un solo protagonista.

Ammetto di aver fatto una scelta rischiosa, ma volevo dar vita a personaggi appartenenti a differenti ceti sociali, vuoi storici vuoi d’immaginazione. Una scelta che ho potuto portare avanti solo dopo molti anni di studio sull’epoca e su diverse tecniche di scrittura, uno studio che è tuttora in corso, poiché sono del parere che non dobbiamo mai fermarci.

La passione per la scrittura sorse quand’ero adolescente, dalla passione per la lettura, quando a quattordici anni cominciai a scarabocchiare i primi racconti e i primi abbozzi di romanzi.

La passione per la Storia si manifestò ancora prima, grazie a mio padre, che mi parlava spesso di storia e letteratura antiche in un modo molto avvincente, cosicché mi innamorai di Omero, Annibale, Cesare, Augusto e Virgilio ancor prima di studiarli a scuola.


2) Cosa ti ha portato ad appassionarti a questo periodo in particolare?

Cominciai ad appassionarmi al Medioevo durante l’adolescenza, sia attraverso il fantasy medievaleggiante di Tolkien e dei giochi di ruolo sia attraverso le letture del ciclo arturiano e della Canzone dei Nibelunghi e lo studio della Divina Commedia, che fu la mia prima vera passione letteraria.

Poi, nel corso degli anni e all’università, approfondii le mie conoscenze con la lettura di libri di storici medievisti come Franco Cardini, Jacques Le Goff e Georges Duby, di modo che iniziai a comprendere meglio cosa c’era dietro quei racconti che inizialmente mi attiravano per la loro fantasia e la loro epicità.


3) Com'è nata l'idea del tuo romanzo storico?

L’idea della creazione del romanzo risale a quando all’incirca dieci anni fa scoprii la storia della grancontessa Matilde di Canossa mentre facevo una ricerca sulle donne nel Medioevo.

La Lotta per le Investiture a scuola mi fu insegnata in maniera molto superficiale e arida. Quando iniziai ad approfondire l’argomento, mi accorsi che c’erano lì personaggi affascinanti come la stessa Matilde, la più potente donna del suo tempo, papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV. Figure umanamente impressionanti, ma rese opache quando la Storia è descritta nei manuali.

Mi misi a pensare che gli eventi a cui presero parte avrebbero potuto prendere forma in un racconto epico destinato sia a intrattenere che a istruire.

La prima stesura del libro risultò però in un mattone che preferii poi dividere in tre, cercando di dare una chiusura a ogni tomo in modo che potessero essere letti indipendentemente l’uno dall’altro.

Da questa separazione emersero “Tra La Croce e la Spada”, che ho pubblicato in versione cartacea con l’editore Io me lo leggo, “Umiliati ed Esaltati” e “La Lupa, il Cigno e l’Aquila”, entrambi disponibili su wattpad, il primo integralmente nella sua seconda stesura, il secondo con soltanto i primi capitoli pubblicati, poiché la sua prima revisione come romanzo a parte è ancora in corso.


4) Quali fonti hai usato per scriverlo?

Le fonti primarie che mi sono state più utili sono state le opere di Goffredo Malaterra e Guglielmo di Puglia per i normanni e la Vita Mathildis di Donizione di Canossa per la Grancontessa Matilde.

Tra le fonti secondarie, non posso non menzionare Gregorio VII, di Glauco Maria Cantarella, Matilde di Canossa: Potenza e solitudine di una donna del Medioevo, di Vito Fumagalli, La lotta per le investiture, di Ute-Renate Blumenthal, Storia Segreta del Medioevo, di Erberto Petoia, Spiriti e fantasmi nella società medievale, di Jean-Claude Schmitt, e Rome : A History in Seven Sackings, di Matthew Kneale, dove ho trovato importanti dettagli riguardanti il sacco di Roma del 1084.

Ho consultato inoltre innumerevoli saggi brevi e svariati articoli che trattano di argomenti molto specifici, spaziando dal reclutamento dei vareghi a Bisanzio all’alimentazione e alla medicina del tempo.

Per i combattimenti, è stato di grande utilità il trattato Flos Duellatorum, di Fiore dei Liberi.

L’elenco completo delle mie fonti può essere trovato in un’appendice del romanzo.


5) Qual è la tua epoca storica preferita? E' quella di cui scrivi solitamente?

Mi interessa molto l’antichità, specie l’Impero Romano, e mi attirano tanto pure il Rinascimento e il periodo delle due grandi guerre, ma il Medioevo è senz’altro la mia passione e, dopo tutto lo studio che ho fatto su questo periodo, ch’è immenso (come dice Alessandro Barbaro, la maggior parte dei nostri antenati è vissuta durante il Medioevo), non penso, almeno per ora, di scrivere storie ambientate in altre epoche.


6) Vivresti nell'epoca di cui scrivi, se potessi?

Viverci credo di no, poiché era un periodo in cui c’erano meno comodità rispetto a quelle che abbiamo oggi. Non che fosse “buio” come si suol dire che sia (tanto per intenderci, penso che non ci vivrei nemmeno in epoca romana!), ma mi mancherebbero per esempio la maggiore facilità per spostarsi in viaggio e per curarsi di una malattia.

Eppure, se avessi una macchina del tempo, certo che mi piacerebbe farci un giro e chissà rimanerci per un buon tempo, per poter vedere i castelli al loro apice ed essere testimone della costruzione di una cattedrale famosa, per assaggiare quello che mangiavano e anche per avere l’opportunità di conoscere qualche figura storica.


7) C'è qualche epoca che invece detesti?

Non detesto nessun’epoca storica in particolare. Forse ho un po’ meno di simpatia verso il settecento, perché durante l’Illuminismo, nonostante sia un movimento filosofico che ha i suoi meriti, si è cominciato ad appiccicare al Medioevo un'etichetta troppo negativa, anziché vederlo come un periodo con le sue ombre e le sue luci, così come qualunque altro nella storia. Non si può mai salvare tutto o condannare tutto in blocco, di nessun’epoca storica.

È vero che il periodo subito dopo la caduta dell’Impero Romano fu caratterizzato da una decadenza della civiltà occidentale, ma poi l’Europa si riprese, e non può essere stata essenzialmente “buia” un’epoca che diede alla luce i castelli, le cattedrali, le università e geni letterari del calibro di Dante, Petrarca, Boccaccio, Chaucer o Chrétien de Troyes. Un’epoca in cui si dava molta importanza alla ragione, altrimenti le opere di autori come San Tommaso d’Aquino, Ruggero Bacone e Guglielmo di Occam sarebbero state molto diverse.

Le “pesti” e altri problemi sanitari di solito appiccicati al Medioevo avvenivano pure durante l’Antichità (si pensi alla peste ad Atene descritta da Tucidide). Mentre l’elevata mortalità infantile e le carestie hanno tormentato l’umanità non solo nel Medioevo, ma anche prima e poi fino ad epoche molto vicine a noi (e tutt’oggi questi problemi ancora gravano su zone del mondo più povere e meno industrializzate).

8)  Pensi di scrivere altri romanzi storici? Se sì, quali?

Sì, indubbiamente. Innanzitutto, intendo concludere “La Lupa, il Cigno e l’Aquila” e così chiudere la trama che coinvolge Matilde di Canossa, Gregorio VII, Enrico IV, Roberto il Guiscardo e gli altri protagonisti dell’epoca.

Quando avrò portato a termine questo progetto, concluderò “Vita e Tentazione di Giovanna d’Arco”, i cui primi capitoli sono pubblicati su wattpad. Si tratta di una biografia di Giovanna d’Arco che ha come narratore un fittizio monaco franco-genovese “vissuto” in quel periodo.

Inoltre, ho l’intenzione di scrivere una serie di romanzi ambientati durante le crociate, che per ora non sono altro che schemi.


9) Hai un personaggio storico preferito? Chi e perché?

Questa è una domanda difficile. Posso dire che San Francesco d’Assisi per la sua spiritualità, Dante per il suo genio letterario, Michelangelo per il suo genio nella pittura e nella scultura e Matilde di Canossa per il suo carattere. Non sarà stato certo facile sostenere il papato e la riforma della Chiesa e opporsi all’imperatore in un periodo in cui questa non era la scelta ovvia!


10) Cosa sogni per il futuro?

Spero di riuscire a conquistare sempre di più il cuore degli appassionati di romanzi storici e di continuare ad avere disponibilità per scrivere e materializzare i progetti che ho in mente, lavorando sodo perché l’opera successiva possa sempre rappresentare un passo avanti rispetto alla precedente.









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